Estas palabras de una madre de familia expresan el cariño a nuestra hermana Carmen Alfaro. Las ponemos en nuestro boletín porque el cariño y el agradecimiento son la mejor NOTICIA que podemos darnos.
«Carissime Suor M. Teresa e Suo Maria,
Vi scrivo perché dopo questa giornata fatico ancora a trovare le parole adatte, ma voglio comunque testimoniare la mia vicinanza e quella della mia famiglia a tutte Voi.
Carmen è stata la prima persona che Federico ed io abbiamo incontrato al Teresianum.
Quel giorno di giugno, Lei vestiva un completo con un elegante foulard rosso.
Da bravi genitori volevamo comprendere se la Scuola fosse adatta a nostro figlio Giovanni.
Lei ci ha accolti dolcemente e con semplicità e leggerezza ci ha affascinati.
Alla fine del colloquio Federico, ha chiesto se tra il personale docente fossero presenti anche religiosi.
Con un grande ironico sorriso Lei rispose : “ guardi che io sono una Suora”.
Non nascondo che c’è stato un momento di imbarazzo perché Lei non era certo facilmente etichettatile, ma dopo dodici anni di frequentazione abbiamo compreso che Suora lo era dentro.
Quando si era tristi aveva sempre una parola di conforto, ma anche un sorriso e un invito ad andare avanti accettando con serenità e coraggio quello che la vita offriva.
Parlando con Lei si percepiva che desiderava “sintonizzarsi» con te per sostenerti nei momenti difficili e partecipare alle tue gioie.
Ti faceva sentire amata e questo è il motivo per cui oggi ci sentiamo tutti più soli.
Però, come direbbe Lei, dobbiamo affrontare la vita con coraggio e con un sorriso, nonostante tutto.
Allora dobbiamo averlo questo coraggio, ringraziando Dio per averci concesso la fortuna di aver incontrato una persona così speciale,
La nostra responsabilità è di provare ad essere, a nostra volta, come Lei.
Con affetto.
Federica Frizzarin Nicolazzi»